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Hansel e Gretel

Fiaba dei fratelli Grimm, riscritta da Fiabeland, per bambini di 6-8 anni

C’era una volta, in una foresta lontana, un fratellino e una sorellina di nome Hansel e Gretel. Vivevano in una piccola casetta con il loro papà, un povero taglialegna, e la matrigna. La vita era dura e il cibo sempre più scarso. Un giorno, la matrigna, cattiva e astuta, disse al padre: “Non abbiamo più cibo. Dobbiamo abbandonare i bambini nel bosco, altrimenti moriremo tutti di fame.”

Il padre era molto triste, ma alla fine accettò il piano della matrigna. Hansel e Gretel, che avevano sentito tutto, erano molto spaventati. Ma Hansel ebbe un’idea. Di notte, uscì di nascosto e raccolse tanti sassolini bianchi che brillavano al chiaro di luna.

La mattina dopo, il padre li portò nel bosco. Hansel lasciò cadere lungo la strada i sassolini bianchi. Arrivati in profondità nella foresta, il padre disse: “Aspettatemi qui, tornerò a prendervi.” Ma non tornò mai.

Gretel pianse, ma Hansel la consolò: “Non piangere, ho lasciato una traccia di sassolini, possiamo tornare a casa.” Al chiaro di luna, i sassolini brillarono e i bambini seguirono il sentiero di sassi fino a casa.

La matrigna era arrabbiata quando li vide tornare, ma Hansel e Gretel erano felici di essere di nuovo a casa. Tuttavia, la matrigna non si arrese. Poche notti dopo, chiuse a chiave la porta della camera dei bambini. La mattina seguente, li portarono di nuovo nel bosco, ma questa volta Hansel non aveva potuto raccogliere sassolini e lasciò cadere briciole di pane lungo il sentiero.

Dopo essere stati lasciati soli nel bosco, i bambini cercarono di tornare a casa seguendo le briciole, ma gli uccelli le avevano già mangiate tutte. Hansel e Gretel si persero nella foresta oscura e camminarono per giorni, affamati e stanchi.

Dopo molti giorni, Hansel e Gretel arrivarono a una casetta fatta di pane, zucchero e dolci. “Guarda, Hansel! Una casa fatta di dolci!” esclamò Gretel. I bambini erano così affamati che iniziarono a mangiare pezzi della casa.

Ma, mentre mangiavano, una vecchia uscì dalla casa. Era una strega cattiva. Con dolcezza, disse ai bambini: “Entrate, cari, qui dentro c’è ancora più cibo.” Hansel e Gretel, che non conoscevano il pericolo, entrarono nella casa.

La strega chiuse la porta a chiave e disse con voce cattiva: “Ora siete i miei prigionieri!” La strega aveva un naso lungo e occhi che vedevano lontano, ma era quasi cieca. Voleva ingrassare Hansel per poi mangiarlo.

Ogni giorno, la strega dava a Hansel del cibo e diceva: “Mostrami il dito, voglio vedere se sei ingrassato.” Ma Hansel le mostrava un osso e la strega, che non vedeva bene, pensava che fosse ancora magro.

Gretel doveva fare le pulizie e cucinare. La povera bambina era molto triste e piangeva spesso, pensando a come salvarsi e al suo povero fratellino.

Un giorno, la strega perse la pazienza e decise di mangiare Hansel, grasso o magro. Ordinò a Gretel: “Accendi il forno, voglio cuocere il tuo fratello.” Gretel, però, aveva un piano. Fingendo di non sapere come accendere il forno, chiese alla strega di mostrarglielo.

La strega, impaziente, si avvicinò al forno. Gretel raccolse tutte le sue forze, spingendo la strega dentro e chiudendo la porta a chiave. La strega gridò e si agitò, ma non riuscì a uscire.

Con la strega ormai sconfitta, Gretel corse subito a liberare Hansel dalla gabbia. “Hansel, siamo liberi!” esclamò, abbracciandolo. I bambini, felici ma ancora un po’ spaventati, cominciarono a esplorare la casa della strega.

Trovando perle e pietre preziose in ogni angolo, li raccolsero tutti, sapendo che quei tesori avrebbero potuto aiutarli molto. “Questi gioielli ci aiuteranno,” disse Hansel, mentre riempivano le loro tasche.

Dopo aver raccolto tutto quello che potevano, Hansel e Gretel lasciarono la casa di dolci. Ma la foresta era vasta e i bambini non sapevano quale strada prendere. Camminarono per giorni, cercando la strada di casa.

Durante il loro viaggio, incontrarono molti animali della foresta. Gli uccellini cinguettavano e sembrava che volessero aiutarli a trovare la strada. Infine, Hansel e Gretel arrivarono a un grande lago. “Come faremo a attraversarlo?” chiese Gretel, guardando l’acqua scura.

Proprio in quel momento, un grande cigno bianco nuotò verso di loro. Gretel gli chiese: “Puoi aiutarci ad attraversare?” Il cigno annuì con la testa e i bambini si sedettero sulla sua schiena. Con grazia, il cigno li trasportò sull’altra riva del lago.

Dall’altra parte del lago, i bambini riconobbero il cammino di casa. Camminarono velocemente, tenendosi per mano, pieni di speranza. Dopo poco, videro la loro casetta. Corsero il più veloce che potevano, gridando di gioia.

Quando Hansel e Gretel arrivarono a casa, trovarono il padre seduto sulla porta. Era triste e solo da quando aveva perso i suoi bambini. Vedendoli, il padre li abbracciò forte, piangendo di gioia. “Sono così felice che siate tornati!” disse. Spiegò che la matrigna se n’era andata e che lui non aveva mai smesso di pensarli.

I bambini raccontarono al padre le loro avventure e mostrarono le perle e le pietre preziose che avevano portato con sé. Il padre non poteva credere ai suoi occhi. “Ora non dovremo più preoccuparci del cibo e della povertà,” disse, guardando i tesori.

Da quel giorno in poi, Hansel, Gretel e il loro padre vissero felici. Non ebbero mai più problemi di cibo e vissero una vita tranquilla e contenta. I bambini giocavano nella foresta ogni giorno, ma stavolta senza paura. Conoscevano i segreti della foresta e sapevano che erano abbastanza coraggiosi e intelligenti per affrontare qualsiasi sfida.

Gli anni passarono, Hansel e Gretel crebbero e divennero persone sagge e gentili, sempre pronti ad aiutare gli altri. La loro avventura con la strega e il cigno bianco divenne una storia famosa nel villaggio, raccontata di generazione in generazione.

Il padre, vedendo i suoi figli crescere così bene, si sentiva il più fortunato dei padri. La loro casetta divenne un luogo di gioia e risate, piena di amore e felicità.

E così, Hansel e Gretel vissero per sempre felici e contenti, insegnando a tutti che anche nei momenti più bui, il coraggio, l’amore e la speranza possono portare alla luce e alla felicità.