Fiaba di Charles Perrault, riscritta da Fiabeland, per bambini di 6-8 anni
C’era una volta un Re così amato e rispettato che si poteva considerare il più felice di tutti. Aveva sposato una Principessa tanto bella quanto buona, e insieme vivevano felici e innamorati. Avevano una figlia, la cui bellezza e grazia erano tali da renderli contenti di avere solo lei come figlia.
Nel loro palazzo regnavano lusso e abbondanza. I ministri erano saggi, i cortigiani leali e i domestici laboriosi. Le scuderie erano piene dei più bei cavalli, ma la cosa più sorprendente era un asino che ogni mattina produceva oro invece della solita sporcizia.
Purtroppo, la felicità del Re fu interrotta quando la Regina si ammalò gravemente. Nonostante le preghiere del Re e l’aiuto dei migliori medici, nulla poté salvarla. Sentendo avvicinarsi la morte, la Regina chiese al Re di prometterle che si sarebbe risposato solo con una donna più bella di lei. Il Re, disperato, acconsentì.
Dopo la morte della Regina, il Re rimase molto triste. Tuttavia, con il tempo, i consiglieri del regno lo persuasero a cercare una nuova moglie per assicurare un erede. Ma il Re, convinto che nessuna fosse all’altezza della sua defunta moglie, cominciò a pensare che solo la loro figlia potesse eguagliarne la bellezza e la bontà.
La Principessa, scioccata e disperata all’idea di sposare suo padre, cercò l’aiuto della sua madrina, la fata Lilla. La fata le consigliò di chiedere al padre vestiti impossibili da realizzare: un vestito color dell’aria, uno color della luna e uno color del sole. Il Re, tuttavia, riuscì a procurarle tutti e tre.
La fata, sorpresa, suggerì allora di chiedere la pelle dell’asino produttore d’oro, convinta che il Re non avrebbe mai accettato. Invece, il Re accettò anche questa richiesta. La Principessa, senza più scampo, si rivolse di nuovo alla fata, che le disse di fuggire indossando la pelle dell’asino e di camminare fino a trovare un rifugio sicuro.
La Principessa seguì il consiglio della fata. Si vestì con la pelle dell’asino e si coprì il viso di fuliggine, rendendosi irriconoscibile. Fuggì dal palazzo e viaggiò per molti giorni, fino a quando giunse in una città lontana. Qui trovò lavoro in una fattoria, dove si occupava di pulire e di prendersi cura degli animali. Anche se all’inizio veniva derisa per il suo aspetto, con il tempo guadagnò il rispetto di tutti per la sua diligenza e gentilezza.
Un giorno, mentre si lavava in una fontana, vide il suo riflesso nell’acqua e ricordò la sua vera identità. Decise quindi di indossare i suoi splendidi abiti durante le feste per ricordare chi era veramente. Continua?
Mentre viveva in fattoria, la Principessa, che tutti chiamavano Pelle d’Asino a causa della sua pelle d’asino, custodiva segretamente i suoi magnifici abiti in una cassetta magica datale dalla fata Lilla. Ogni domenica, quando era sola, indossava uno dei suoi vestiti meravigliosi, ricordando i giorni felici nel palazzo.
Un giorno, il figlio del Re, un giovane Principe, si fermò alla fattoria di ritorno dalla caccia. Mentre esplorava il posto, vide per caso Pelle d’Asino indossare uno dei suoi splendidi abiti. Il Principe rimase incantato dalla sua bellezza e se ne innamorò all’istante, ma non riuscì a scoprire chi fosse quella misteriosa ragazza.
Poco dopo, il Principe si ammalò gravemente. I medici non riuscivano a trovare una cura, e la sua malattia sembrava provenire da un profondo dolore del cuore. Preoccupata, la Regina madre lo pregò di rivelare la causa del suo malessere. Il Principe, allora, chiese che Pelle d’Asino gli preparasse un dolce, credendo che fosse l’unico modo per vederla di nuovo.
Quando la Principessa seppe della richiesta del Principe, decise di preparare il dolce con grande cura. Mentre lo faceva, un anello che indossava scivolò accidentalmente nell’impasto. Il Principe, mangiando il dolce, trovò l’anello e decise che avrebbe sposato solo la donna a cui l’anello si adattava perfettamente.
Il Re e la Regina, desiderosi di trovare una cura per il loro figlio, annunciarono che avrebbero sposato il Principe alla donna a cui si adattasse l’anello. Donne di tutte le classi sociali vennero a provarsi l’anello, ma a nessuna andava bene. Infine, su richiesta del Principe, chiesero anche a Pelle d’Asino di provarlo.
Quando Pelle d’Asino entrò nella sala del trono, tutti rimasero stupiti dalla sua presenza. Indossava ancora la pelle d’asino e sembrava fuori luogo tra i nobili e le dame. Ma quando tolse la pelle e mostrò la sua vera bellezza, tutti rimasero a bocca aperta. Provò l’anello, che si adattò perfettamente al suo dito, rivelando la sua vera identità.
Il Principe, riconoscendo la ragazza dei suoi sogni, le chiese di sposarlo. La Principessa, commossa dall’amore del Principe, accettò. La fata Lilla apparve per spiegare la vera storia della Principessa e la sua nobile nascita.
I preparativi per le nozze iniziarono immediatamente. La notizia si sparse in tutto il regno e molti principi e re vennero a celebrare l’evento. Anche il padre della Principessa, che nel frattempo aveva capito il suo errore e si era risposato, venne alle nozze.
La cerimonia fu magnifica e tutti festeggiarono la felicità dei giovani sposi. Il Principe e la Principessa vissero felici e contenti per molti anni, amandosi sempre di più ogni giorno.