Una favola di Esopo riscritta da Fiabeland e adattata per bambini di 6-8 anni.
In una calda giornata estiva, nel cuore di una foresta lussureggiante, vivevano due amici: una Volpe astuta e un Becco ingenuo. Entrambi erano molto assetati a causa del caldo torrido e si misero alla ricerca disperata di acqua.
Dopo aver vagato per un po’, i due amici scoprirono un vecchio pozzo. Guardarono giù e videro l’acqua scintillante in fondo. Felici e sollevati, decisero di scendere nel pozzo per bere.
La Volpe scivolò prima, agile e silenziosa. Il Becco la seguì, con movimenti più impacciati, ma ugualmente entusiasti. Una volta in fondo, si dissetarono a lungo, gustando ogni sorso dell’acqua fresca e pura.
Dopo essersi saziati, si resero conto di un grave problema: il pozzo era profondo e le sue pareti lisce. Non c’era modo di arrampicarsi fuori. Il Becco cominciò a preoccuparsi, ma la Volpe, con un sorriso furbo, rassicurò il suo amico dicendo di avere un piano.
“Sta’ tranquillo,” disse la Volpe. “Ho un’idea brillante. Tu mettiti in piedi e appoggia le zampe contro il muro. Poi abbassa la testa e le corna in modo che io possa salire sulle tue spalle e raggiungere il bordo del pozzo.”
Il Becco, fiducioso nella saggezza della sua amica, fece come le era stato detto. Si posizionò con cura, con le zampe ben salde e la testa abbassata.
La Volpe, poi, con un balzo leggero e agile, si arrampicò sulle spalle del Becco e, con un salto, riuscì a raggiungere il bordo del pozzo. Una volta fuori, invece di aiutare il suo amico come promesso, iniziò a girare intorno al pozzo, ridendo e scherzando.
Il Becco, rimasto giù, sentì un misto di tristezza e delusione. “Perché mi hai abbandonato qui?” chiese al suo amico.
La Volpe, con un sorrisetto, rispose: “Oh Becco, dovevi pensare prima di saltare in un posto da cui non sai come uscire!”
Morale: prima di agire rifletti sulle conseguenze e non contare troppo sull’aiuto degli altri.