Fiaba scritta da Fiabeland, adatta a bambini di 9-11 anni.
C’era una volta, in un lontano e magico bosco, un piccolo troll di nome Tillo. Tillo era diverso dagli altri troll del bosco: era piccolo di statura, con un nasino a punta e grandi occhi curiosi. A differenza dei suoi grossi e burberi cugini troll, che amavano fare scherzi e spaventare i viandanti, Tillo era gentile e amichevole. Amava passeggiare nel bosco, parlando con gli animali e aiutando le piante a crescere.
Il bosco in cui viveva Tillo era un posto speciale. Gli alberi erano alti e maestosi, con foglie che brillavano di mille colori. I fiumi cantavano dolci melodie, e le pietre brillavano sotto i raggi del sole. In questo bosco magico, ogni creatura aveva un ruolo importante, e Tillo, nonostante la sua piccola statura, era molto rispettato.
Un giorno, mentre Tillo esplorava una parte del bosco che non aveva mai visitato prima, sentì un suono strano. Era un pianto soffocato, proveniente da sotto un cespuglio di bacche. Curioso, Tillo si avvicinò e scoprì un piccolo uccellino con un’ala ferita. Senza esitare, Tillo prese delicatamente l’uccellino e lo portò nella sua piccola casa sotto una radice di albero.
Lì, Tillo curò l’ala dell’uccellino con erbe magiche del bosco. Mentre lo faceva, parlò all’uccellino, raccontandogli di come amasse il bosco e tutte le sue creature. L’uccellino, che si chiamava Piu, ascoltava attento, e presto i due divennero amici.
Nei giorni seguenti, mentre Piu si riprendeva, Tillo gli insegnò molte cose sul bosco. Gli mostrò i sentieri segreti, gli raccontò le storie degli alberi antichi e gli insegnò a parlare con i fiumi. In cambio, Piu raccontò a Tillo dei luoghi lontani che aveva visto nei suoi viaggi, di montagne altissime e di mari vasti e profondi.
Ma un giorno, mentre Tillo e Piu erano fuori a esplorare, si accorsero che qualcosa nel bosco era cambiato. Il cielo si era oscurato, e un vento freddo aveva iniziato a soffiare. Tillo sentì una strana inquietudine. Qualcosa non andava, ma non riusciva a capire cosa.
Decisi a scoprire cosa stava succedendo, Tillo e Piu si avventurarono verso la parte più profonda del bosco. Lì scoprirono che la fonte dell’oscurità era un’antica creatura, un drago che da secoli dormiva in una caverna nascosta. Il drago era stato risvegliato accidentalmente, e ora il suo respiro freddo minacciava di spegnere la vita nel bosco.
Tillo sapeva che doveva fare qualcosa. Anche se aveva paura, capì che il suo amore per il bosco e per i suoi amici era più forte della paura. Con l’aiuto di Piu, elaborò un piano per salvare il bosco.
Il piccolo troll e l’uccellino viaggiarono fino alla caverna del drago, portando con sé un sacchetto di semi magici che Tillo aveva raccolto nel bosco. Avevano un piano audace: piantare i semi magici intorno alla caverna del drago, nella speranza che la vita che ne sarebbe scaturita avrebbe calmato la bestia e portato di nuovo equilibrio nel bosco.
Mentre si avvicinavano alla caverna, il freddo diventava sempre più intenso, e il vento sibilava minaccioso tra le rocce. Tillo tremava, ma non si fermò. Con coraggio, iniziò a piantare i semi, uno per uno, intorno alla caverna.
Con grande coraggio, Tillo piantò i semi magici intorno alla caverna del drago, mentre Piu volava attorno, incoraggiandolo con il suo canto. Non appena l’ultimo seme fu piantato, accadde qualcosa di straordinario. I semi iniziarono a germogliare e a crescere a una velocità incredibile, trasformandosi in bellissimi fiori e piante lussureggianti.
Il drago, sentendo la vita nuova che si stava espandendo attorno a lui, uscì lentamente dalla sua caverna. Tillo e Piu trattennero il respiro, aspettando di vedere cosa avrebbe fatto. Invece di soffiare fuoco e distruzione, il drago si fermò, quasi confuso. Guardò intorno a sé, vedendo i fiori e le piante che ora circondavano la sua casa. Una luce calda iniziò a brillare nei suoi occhi, una luce che da tempo era stata oscurata dal lungo sonno.
Il drago, commosso dalla bellezza e dalla vita che Tillo e Piu avevano portato, iniziò a piangere lacrime cristalline. Ogni lacrima che cadeva sul terreno faceva sbocciare ancora più fiori, fino a che l’intera zona intorno alla caverna si trasformò in un giardino rigoglioso.
Il freddo e il buio che avevano avvolto il bosco iniziarono a dissolversi, e il calore e la luce tornarono a regnare. Il drago, ora in pace, promise di proteggere il bosco e le sue creature, utilizzando il suo calore per mantenere l’equilibrio tra le stagioni.
Tillo e Piu tornarono nel bosco come eroi. La notizia della loro impresa si diffuse velocemente, e tutte le creature del bosco vennero a ringraziarli. Tillo, che una volta era stato solo un piccolo troll, era ora conosciuto come il salvatore del bosco.
Da quel giorno in poi, il bosco fiorì come mai prima, e la vita nel bosco visse in armonia. Tillo continuò le sue avventure con Piu, sapendo che anche il più piccolo dei troll può fare grandi cose con coraggio e amore.
Morale: Anche il più piccolo tra noi può fare la differenza, e il coraggio unito all’amore può superare le più grandi paure e portare armonia.