Fiaba di Hans Christian Andersen riscritta da Fiabeland per bambini di 9-11 anni.
C’era una volta, nelle profondità del mare, un magnifico regno sottomarino dove viveva il Re del Mare con le sue cinque figlie. Tra queste, la più giovane era la principessa sirena più curiosa e avventurosa di tutte. Aveva una voce dolcissima e ogni volta che cantava, tutti nel regno si fermavano ad ascoltare.
La giovane sirena era affascinata dal mondo degli umani. Nonostante suo padre le avesse detto che gli umani erano creature diverse e che era meglio stare lontani da loro, lei sognava di vedere come vivevano sopra le onde. Inoltre, c’era una regola nel regno sottomarino: le sirene potevano salire in superficie solo quando compivano quindici anni.
Finalmente, il giorno del suo quindicesimo compleanno arrivò. La giovane sirena nuotò fino alla superficie e guardò il mondo degli umani per la prima volta. Vide un grande nave e su di essa un bellissimo principe. Non appena lo vide, se ne innamorò.
Quella sera, una terribile tempesta colpì il mare, e la nave del principe iniziò ad affondare. La sirena, senza pensarci due volte, nuotò attraverso le onde tempestose e salvò il principe, portandolo in salvo su una spiaggia. Lei rimase con lui fino a quando non arrivò aiuto, ma si nascose prima che lui potesse vederla, lasciando il principe a pensare che fosse stata un’altra ragazza a salvarlo.
Dopo quell’evento, la sirenetta non poté smettere di pensare al principe. Desiderava disperatamente un’anima umana e la possibilità di vivere sulla terra con il suo amato. Decise quindi di visitare la Strega del Mare, una creatura temuta da tutti nel regno sottomarino. La strega accettò di aiutarla, ma a un prezzo molto alto: avrebbe trasformato la sirena in un essere umano, ma ogni passo che avrebbe fatto sulla terra le sarebbe sembrato come camminare su lame affilate, e, cosa più importante, se il principe avesse sposato un’altra, la sirena si sarebbe trasformata in schiuma del mare.
La giovane sirena accettò il patto, sacrificando la sua bellissima voce. La strega le tagliò la lingua, e in cambio, le diede una pozione che le avrebbe dato gambe umane. Con il cuore colmo di speranza e di paura, la sirena bevve la pozione e si trasformò in un essere umano.
Quando il principe la trovò sulla spiaggia, non riconobbe in lei la ragazza che lo aveva salvato, ma fu affascinato dalla sua bellezza e dalla sua grazia. La portò al suo palazzo, dove lei lo servì in silenzio, soffrendo terribilmente ad ogni passo che faceva. La sirena era felice di essere vicino al suo amato, ma era anche triste perché non poteva parlargli della sua vera identità e del suo grande sacrificio.
Il principe, nel frattempo, continuava a cercare la ragazza che credeva lo avesse salvato quella notte della tempesta. La sirena sapeva che il suo cuore apparteneva a quella ragazza, e questo la rendeva molto triste.
La sirenetta, ormai diventata umana, passava le sue giornate nel palazzo del principe, sperando che un giorno lui si innamorasse di lei. Il principe era molto gentile con lei, ma la vedeva più come una sorella che come una futura moglie. Non sapeva che era stata lei a salvarlo quella notte di tempesta e il suo cuore era ancora alla ricerca della ragazza misteriosa.
Nel frattempo, il padre della sirenetta e le sue sorelle erano molto preoccupati per lei. Avevano sentito della sua scelta di diventare umana e del pericoloso patto con la Strega del Mare. Erano tristi per la sua sofferenza e desideravano più di tutto poterla aiutare.
Un giorno, il principe annunciò che si sarebbe sposato. Aveva trovato la ragazza che credeva lo avesse salvato dalla tempesta e voleva unirla a lui in matrimonio. Era la figlia del re di un regno vicino, una principessa di grande bellezza e nobiltà. Questa notizia spezzò il cuore della sirenetta, che sapeva che la sua fine sarebbe stata tragica se il principe avesse sposato un’altra.
La sera prima delle nozze, le sorelle della sirenetta emersero dalle onde, offrendole un coltello magico che avevano ottenuto dalla Strega del Mare. Le dissero che se avesse usato il coltello per uccidere il principe e far cadere il suo sangue sui suoi piedi, sarebbe tornata a essere una sirena e avrebbe potuto tornare nel mare con loro.
La sirenetta, tenendo il coltello in mano, si avvicinò al letto del principe mentre dormiva. Ma, guardandolo, ricordò tutto l’amore che aveva provato per lui. Non riusciva a immaginare di fargli del male, anche se significava la fine della sua stessa esistenza. Con un gesto di grande amore e sacrificio, gettò il coltello in mare e si preparò al suo destino.
Quando il sole sorse il giorno seguente, il giorno delle nozze del principe, la sirenetta si sentì il corpo diventare schiuma del mare, come aveva predetto la Strega. Ma, invece di sparire completamente, sentì che stava salendo verso il cielo. Era diventata una creatura dell’aria, una figlia dell’aria, grazie alla sua buona azione e al suo sacrificio.
Le fu detto che, come figlia dell’aria, avrebbe avuto la possibilità di guadagnarsi un’anima immortale facendo buone azioni per gli umani per molti anni. E così, la sirenetta, pur avendo perso il suo amore e la sua vita nel mare, trovò una nuova esistenza e una nuova speranza come figlia dell’aria.