Fiaba di Esopo, riscritta da Fiabeland per bambini di 6-8 anni
In una foresta rigogliosa, viveva una lepre nota per la sua incredibile velocità. Correva così veloce sembrava volare tra gli alberi. Aveva sfidato ogni animale del bosco, dal più piccolo topolino al più grande orso, e li aveva battuti tutti. La lepre era diventata il campione indiscusso del bosco, e nessuno sembrava in grado di raggiungerla.
Ogni volta che c’era una gara, gli animali del bosco si radunavano per vedere la lepre correre, ammirando la sua agilità e velocità. I piccoli leprotti la guardavano con occhi pieni di ammirazione, sognando di essere un giorno veloci come lei. Anche gli animali più anziani, che avevano visto molte stagioni, non potevano fare a meno di essere impressionati dalla sua abilità fuori dal comune.
Un giorno, mentre la lepre si pavoneggiava nel bosco, vide per la prima volta una tartaruga. La tartaruga avanzava goffamente, trascinandosi con lentezza. La lepre, vedendola, non poté trattenersi dal ridere e disse: “Guarda che spettacolo! Sei così lenta che se ci fosse una gara tra tutti gli animali della foresta, tu saresti l’ultima!”
La tartaruga, senza perdere la calma, alzò lo sguardo verso la lepre e rispose: “Forse hai ragione, ma la velocità non è tutto nella vita.”
La lepre, scuotendo la testa, continuò a vantarsi: “Io sono la più veloce del bosco, nessuno può competere con me! Tu invece… beh, con quella andatura non riusciresti neanche ad arrivare al traguardo!”
Alcuni animali che avevano sentito la conversazione iniziarono a radunarsi, osservando la scena. La lepre, godendosi l’attenzione, continuò a deridere la tartaruga, sicura della sua superiorità.
Il gufo, che era un vecchio saggio, e mal sopportava il comportamento irritante della lepre, intervenne nella conversazione:
“Forse dovremmo mettere alla prova le vostre parole con una sfida.” suggerì con saggezza.
Tutti gli animali furono entusiasti della proposta. Finalmente una nuova competizione. La lepre si mise a ridere ma la tartaruga, con grande coraggio, accettò la sfida.
Così fu deciso: si sarebbe tenuta una gara tra la lepre e la tartaruga.
La notizia della gara si diffuse rapidamente nel bosco. Ogni animale voleva vedere come la lepre veloce avrebbe facilmente battuto la tartaruga lenta. Il giorno della gara, il gufo, come giudice, prese posto vicino al traguardo.
“Pronti, partenza, via!” gridò il gufo.
Con un balzo potente, la lepre partì a tutta velocità, mentre la tartaruga iniziò il suo cammino lento e costante. Dopo poco, la lepre, vedendo quanto fosse indietro la tartaruga, decise di fermarsi.
“Ha, ha, ha! Faccio in tempo ad organizzare una cena e sparecchiare prima che la tartaruga si faccia vedere da queste parti.” rise la lepre, e si sdraiò per un pisolino.
Nel frattempo, la tartaruga che era rimasta molto indietro, continuò il suo passo lento ma inarrestabile.
E cammina, cammina… pian, pianino… finì col superare la lepre che dormiva spensierata sotto un albero.
Quando la lepre si svegliò, non vide la tartaruga. “Ha, ha ha. Ancora non si fa vedere. Chissà se ce la fa ad arrivare per l’anno prossimo” disse ridendo. E con un balzo riprese la corsa. Ma, mentre si avvicinava al traguardo, vide tutti gli animali che acclamavano la tartaruga, che era già arrivata.
La lepre, sbalordita, capì di aver perso. La tartaruga, con gentilezza, si avvicinò e disse:
“A poco serve essere veloci, se non si è costanti.”
La lepre, pur essendo la più veloce, aveva perso per via della sua arroganza. E così, la storia della lepre e della tartaruga divenne una lezione di umiltà e perseveranza per tutti gli abitanti del bosco.