Favola di Esopo riscritta da Fiabeland per bambini di 6-8 anni.
C’era una volta un topolino di città, elegante e abituato a vivere comodamente. Un giorno, andò a fare visita al suo amico, un topolino di campagna, che viveva in una semplice casa di campagna.
Il topolino di campagna era molto felice di avere il suo amico in visita. Per festeggiare, preparò una cenetta con tutto quello che aveva raccolto durante l’inverno: semi, frutta e qualche chicco di grano. Era tutto molto semplice, ma offerto con tanto affetto.
Il topolino di città, però, non era abituato a cibi così semplici. Guardando intorno, vide solo povertà e iniziò a parlare delle meraviglie della città, dove lui viveva. Raccontò del cibo abbondante e delizioso che si poteva trovare là.
Curioso di vedere queste meraviglie, il topolino di campagna decise di andare in città con il suo amico. Arrivati in città, il topolino di città preparò un pasto splendido, con formaggi deliziosi, dolci e altre leccornie.
Mentre mangiavano, sentirono improvvisamente il rumore di una chiave nella serratura. Spaventati, i due topolini corsero a nascondersi. Il topolino di campagna, non abituato a questi pericoli, si nascose a fatica.
Quando il pericolo sembrò passato, il topolino di città tornò tranquillamente a tavola e invitò il suo amico a continuare il pasto. Ma il topolino di campagna, ancora tremante per la paura, chiese al suo amico se questi pericoli fossero frequenti.
Il topolino di città rispose che sì, era normale, ma che bisognava abituarsi e non farci caso. A quel punto, il topolino di campagna disse: “Le tue cene possono essere deliziose, ma sono piene di paura e pericolo. Io preferisco tornare alla mia semplice casa in campagna, dove posso mangiare in pace e sicurezza, anche se il cibo è più semplice.”
E così, il topolino di campagna tornò alla sua tranquilla vita in campagna, felice di avere poco, ma in pace e sicurezza, mentre il topolino di città continuò la sua vita in città, tra lusso e pericoli.
Morale: le cose belle piacciono a tutti, ma a volte possono nascondere dei problemi che ci rendono tristi