Favola scritta da Fiabeland per bambini di 6-8 anni.
Nel cuore di un grande bosco, dove gli alberi si alzavano alti fino a toccare il cielo, viveva un piccolo topolino di nome Timmy. Era un topolino molto curioso e giocherellone, che amava saltellare tra le foglie e correre con i suoi amici del bosco. Si nutriva di gustosi semi, dolci bacche, radici croccanti e foglie tenerissime che la rigogliosa natura gli offriva.
Un giorno, mentre esplorava il terreno vicino a una casa di campagna, Timmy trovò qualcosa di nuovo e straordinario: un pezzo di formaggio! Non aveva mai assaggiato nulla di simile. Era così delizioso, così incredibilmente buono, che Timmy non riuscì più a smettere di pensare a quel sapore meraviglioso.
Da quella volta, Timmy iniziò a sognare di trovare ancora quel formaggio. Guardava spesso il cielo e vedeva la luna, grande, gialla e tonda, proprio come il pezzo di formaggio che aveva assaggiato. – Chissà se la luna è fatta di formaggio! – pensava Timmy – Deve essere il formaggio più grande e delizioso del mondo!
Così, una sera, Timmy decise che doveva andare sulla luna. – Devo scoprire se è davvero fatta di formaggio! – disse a sé stesso. Guardò intorno nel bosco e vide l’albero più alto, che sembrava quasi toccare il cielo. – Se salgo lassù, sarò più vicino alla luna! – pensò Timmy, tutto emozionato.
Timmy iniziò a scalare l’albero. Era un’arrampicata difficile per un topolino così piccolo, ma Timmy era coraggioso e non si arrese. Salì, salì, sempre più in alto, finché non raggiunse la cima dell’albero. Lì si fermò e guardò intorno.
Dall’alto di quell’albero, Timmy vide un mondo completamente nuovo. Vide le luci sfavillanti di una città lontana, con tante piccole case e strade che sembravano brillare come stelle cadute sulla terra. Vide l’imponenza del suo bosco, con gli alberi che si estendevano a perdita d’occhio, un mare verde e misterioso. E poi, in lontananza, vide una collina. Era così alta e maestosa, coperta di alberi e fiori.
Mentre il sole tramontava e la luna iniziava a sorgere, Timmy rimase lì, seduto sulla cima dell’albero, a guardare il cielo che cambiava colore. Le stelle iniziavano a brillare, e la luna si faceva più luminosa e bella. Ma era ancora troppo lontana.
– E se andassi su quella collina? – pensò Timmy. – Forse lì sarò abbastanza vicino da poter toccare la luna! – Con questa nuova idea, Timmy decise che appena possibile, sarebbe partito alla volta della collina. Sapeva che sarebbe stata un’avventura difficile, ma il suo desiderio di scoprire se la luna fosse davvero fatta di formaggio era troppo forte.
Così, una mattina fresca e luminosa, Timmy si mise in cammino. Il bosco era pieno di suoni e colori. Uccellini che cinguettavano, scoiattoli che saltavano di ramo in ramo e farfalle che volteggiavano leggere nell’aria. Timmy salutava tutti i suoi amici del bosco mentre passava, raccontando loro del suo grande sogno.
Il viaggio verso la collina era lungo e pieno di sorprese. Timmy attraversò prati fioriti, dove si fermava a riposare e a mangiare qualche bacca succosa. Saltò su sassi in mezzo a ruscelli frizzanti e corse attraverso campi di grano dorato che si muovevano come onde al vento.
Dopo una giornata intera di viaggio, Timmy finalmente raggiunse la base della collina. Guardando in su, la collina sembrava ancora più alta di quanto avesse immaginato. Ma Timmy non si lasciò scoraggiare. Iniziò a salire, un piccolo passo dopo l’altro.
La salita era faticosa, ma Timmy era determinato. Ogni tanto si fermava per riprendere fiato e guardare quanto fosse già salito. Il paesaggio cambiava man mano che saliva: gli alberi diventavano più bassi e il terreno più roccioso.
Quando finalmente raggiunse la vetta della collina, Timmy rimase senza parole. La vista era mozzafiato. Di fronte a lui si stendeva una vasta vallata, con un grande fiume tortuoso che brillava alla luce del sole come un nastro d’argento. I campi verdi e gialli formavano un mosaico di colori vivaci, e in lontananza, poteva vedere le maestose montagne innevate, che sembravano toccare il cielo.
Mentre il sole tramontava, il cielo si tingeva di rosa e arancione, e le prime stelle iniziavano a brillare. Timmy guardò in alto e vide la luna. Era più grande e luminosa che mai, ma ancora troppo lontana per essere raggiunta.
– Devo arrivare ancora più in alto. – pensò Timmy. – Dalle montagne innevate, sarò sicuramente abbastanza vicino per scoprire il segreto della luna.
E così, con il cuore colmo di nuove speranze e gli occhi pieni di meraviglia per le bellezze che aveva visto, Timmy decise che avrebbe cercato di raggiungere le alte montagne. Sapeva che sarebbe stato un viaggio ancora più lungo e difficile, ma la sua curiosità e il suo coraggio lo guidavano. La luna lo aspettava, e lui era pronto per la sua prossima grande avventura.
Così decise di riposarsi qualche giorno sulla collina, dove aveva trovato delle bacche prelibate e dei semi croccanti. Qui vivevano altri topolini che, inizialmente erano timidi e diffidenti ma ben presto si resero conto che Timmy aveva un cuore grande e un’incredibile passione per l’avventura.
– Ciao, mi chiamo Timmy! – disse con un sorriso, tendendo la zampina.
– Sono Miki, e questi sono i miei amici! – rispose uno dei topolini con un sorrisetto.
In breve tempo, divennero amici inseparabili. Timmy raccontava loro dei suoi sogni e delle sue avventure, e i topolini rimanevano affascinati dalle sue storie. Quando Timmy espresse il desiderio di raggiungere le alte montagne, i topolini rimasero dapprima sorpresi e poi preoccupati.
– Timmy, non puoi davvero pensare di andare sulle alte montagne! – esclamò Miki, guardandolo con preoccupazione.
– È pericoloso, e fa così freddo! – aggiunse un altro topolino, scuotendo la testa.
Ma quando videro la determinazione nei suoi occhi, decisero di aiutarlo. Gli regalarono un cappottino, un berretto di lana, una sciarpa e dei robusti scarponi da montagna, tutti fatti a mano con cura e affetto.
– Prendili, Timmy. Ti proteggeranno dal freddo – disse Miki, porgendogli gli oggetti.
– Grazie, amici! Con questi sarò pronto per ogni avventura! – esclamò Timmy, sentendosi più pronto che mai a fronteggiare gli ostacoli che lo attendevano.
E così un bel giorno Timmy iniziò il suo viaggio più lungo e pericoloso che avesse mai fatto. Attraversò luoghi che diventavano sempre più freddi e dei boschi tanto fitti e scuri da incutere paura. Poi, iniziò la vera scalata. La montagna era ripida e le rocce erano scivolose. Timmy dovette fare attenzione a ogni suo passo.
Man mano che Timmy saliva, il paesaggio cambiava. La neve iniziava a coprire il terreno, prima solo un po’, poi sempre di più. Il vento soffiava forte, e il freddo pizzicava il musetto di Timmy. Ma lui non si fermò, anche se a volte aveva un po’ paura.
Dopo tante fatiche e coraggio, finalmente Timmy raggiunse la cima della montagna più alta. Lì, si fermò a guardare intorno, e rimase senza fiato. Era come essere in un altro mondo. Vedeva fiumi che brillavano come nastri d’argento luccicanti, foreste lontane che sembravano tappeti morbidi di smeraldo, e valli così vaste che sembravano non finire mai.
Ma la cosa più meravigliosa di tutte era il cielo. La luna era lì, grande e luminosa, così vicina che sembrava potesse toccarla. E poi c’erano le stelle, tantissime, che brillavano come piccoli diamanti. E la Via Lattea, un fiume di luce che attraversava tutto il cielo, facendo brillare la notte con la sua magia.
Timmy si sedette sulla cima della montagna, avvolto nel suo caldo cappottino, e guardò quel cielo stellato per tutta la notte. Sentiva il suo cuore pieno di felicità. Non aveva raggiunto la luna, ma aveva scoperto qualcosa di ancora più speciale: la bellezza infinita del mondo e del cielo.
Quando finalmente Timmy tornò nel suo bosco, sapeva che la sua avventura era stata la più grande di tutte. Aveva visto paesaggi che non avrebbe mai immaginato, e aveva scoperto che ogni passo del suo viaggio era stato pieno di meraviglie.
Da quel giorno, Timmy guardava sempre il cielo con occhi nuovi. Sapeva che ci sarebbero state infinite meraviglie da esplorare e che ogni avventura gli avrebbe rivelato nuovi panorami mozzafiato. Il suo sogno della luna era cambiato: ora Timmy voleva esplorare ogni angolo della terra. Capì che le vere avventure si trovano non solo nelle mete lontane, ma anche nelle piccole cose intorno a noi. Con il cuore colmo di gioia e curiosità, Timmy iniziò a pianificare il suo prossimo viaggio, sapendo che ogni momento sarebbe stato un tesoro da scoprire. E così, con un sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di stelle, Timmy continuò a vivere ogni giorno come una magica avventura.
Morale: I più grandi tesori si trovano inseguendo sogni irragiungibili.