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Biancaneve e i sette nani

La favola di biancaneve riscritta da Fiabeland per bambini di 6-8 anni

C’era una volta una regina che cuciva alla finestra del suo palazzo. Mentre cuciva, si punse il dito, e tre gocce di sangue caddero sulla neve bianca del davanzale. La regina guardò il rosso brillante sulla neve e sospirò, “Vorrei avere una figlia con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l’ebano.”

Non molto tempo dopo, nacque una principessa con pelle bianca come la neve, labbra rosse come il sangue, e capelli neri come l’ebano. La chiamarono Biancaneve. Ma tristemente, la regina morì poco dopo la sua nascita.

Il re prese una nuova moglie, una donna di straordinaria bellezza, ma fredda e vanitosa. Possedeva uno specchio magico, al quale chiedeva ogni giorno: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” Lo specchio rispondeva sempre: “Regina, sei tu la più bella di tutte.”

Biancaneve cresceva e diventava sempre più bella. Quando ebbe sette anni, era bella come il giorno luminoso, più bella anche della regina stessa. Un giorno lo specchio rispose alla domanda della regina dicendo: “Regina, sei bella, è vero, ma Biancaneve è mille volte più bella di te.”

Consumata dall’invidia, la regina chiamò un cacciatore e gli disse: “Porta Biancaneve nel bosco e uccidila. Voglio una prova che è stata fatta fuori.” Il cacciatore portò Biancaneve nel bosco, ma quando estrasse il coltello, la principessa pianse e lo pregò di risparmiarle la vita. Il cuore del cacciatore si ammorbidì, e la lasciò andare, portando alla regina il cuore di un cinghiale come prova della morte di Biancaneve.

Biancaneve vagò nel bosco, spaventata e sola, finché non trovò una piccola casetta. Entrò e vide che tutto era piccolo ma pulito e ordinato. C’erano sette piccoli letti, sette piccole sedie, e una piccola tavola apparecchiata per la cena. Stanca e affamata, Biancaneve mangiò un po’ da ogni piccolo piatto e bevve un po’ da ogni bicchierino, poi si addormentò in uno dei letti.

Quando tornarono a casa, i sette nani che vivevano nella casetta trovarono Biancaneve addormentata. Decisero di aiutarla quando si svegliò e le raccontò la sua storia. Biancaneve restò con loro, curando la loro casa mentre i nani andavano a lavorare nelle loro miniere.

Nel palazzo, la regina chiese nuovamente al suo specchio magico chi fosse la più bella. Lo specchio rispose che, nonostante la sua bellezza, Biancaneve, che viveva nella foresta con i sette nani, era ancora la più bella di tutte.

Furiosa, la regina ideò un piano malvagio. Si travestì da vecchia venditrice di mele e preparò una mela avvelenata. La metà rossa della mela era avvelenata, mentre l’altra metà era innocua. Così travestita, si diresse verso la casetta dei nani nella foresta.

Arrivata alla casetta, offrì la mela a Biancaneve. La principessa, prudente, rifiutò di accettare qualcosa da uno sconosciuto. Ma la vecchia tagliò la mela in due, mangiando la parte innocua e offrendo la parte avvelenata a Biancaneve. Convinta, Biancaneve morse la mela e cadde a terra, in un sonno profondo che sembrava morte.

I nani, tornando a casa, trovarono Biancaneve a terra e capirono che era stata ingannata. Dolorosi e piangenti, prepararono un feretro di vetro e la posero dentro, poiché era troppo bella per essere sepolta sottoterra.

Intanto, la regina tornò al palazzo e chiese allo specchio chi fosse la più bella. Finalmente, lo specchio rispose: “Regina, sei tu la più bella di tutte.” Soddisfatta, la regina sorrise, pensando di aver eliminato per sempre la sua rivale.

I nani posero il feretro con Biancaneve su una collina e vegliarono su di lei ogni giorno. La principessa giaceva nel feretro, bella come sempre, come se fosse solo addormentata.

Un giorno, un principe passò per la foresta e vide Biancaneve nel feretro. Si innamorò immediatamente della sua bellezza e pregò i nani di portarla al suo castello. I nani, vedendo la sincerità nel cuore del principe, acconsentirono.

Mentre i servitori del principe trasportavano il feretro, inciamparono su un ramo. Il sobbalzo fece sì che il pezzo di mela avvelenata, incastrato nella gola di Biancaneve, venisse espulso. A quel punto, Biancaneve aprì gli occhi, si sollevò dal feretro e tornò in vita. Il principe, vedendola sveglia, le raccontò del suo amore a prima vista e le chiese di sposarlo. Biancaneve, vedendo la bontà e il coraggio nel cuore del principe, accettò con gioia.

Il loro matrimonio fu annunciato in tutto il regno, e tutti furono invitati, compresa la regina malvagia. Quando la regina si preparò per il matrimonio, chiese allo specchio chi fosse la più bella. Lo specchio rispose: “Sebbene tu sia molto bella, o regina, la giovane sposa è mille volte più bella di te.”

La regina, senza sapere che la sposa era Biancaneve, si recò al matrimonio, curiosa di vedere questa donna di straordinaria bellezza. Quando vide che la sposa era Biancaneve, la regina fu colta da un attacco di rabbia e di paura. Ma il suo destino era già segnato: per il suo maleficio, fu costretta a indossare scarpe di ferro rovente e a danzare fino alla morte.

Biancaneve e il principe vissero felici e contenti, governando il loro regno con giustizia e bontà. Biancaneve, con la sua gentilezza e la sua bellezza, fu amata da tutti i suoi sudditi. E così, dopo tante avversità, trovò la sua felicità e la pace.